Non molliamo la vita per la morte

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Sui giornali nazionali qualche giorno fa è stata pubblicata la lettera di Michele,  un trentenne di Udine, suicida il 31 gennaio scorso. Una lettera intrisa di sconforto, d’ingiustizia e di rancore  soprattutto verso quel mondo del lavoro che con fatica accoglie i giovani.

“Non posso passare il tempo a cercare di sopravvivere”, così Michele fotografava la sua vita ed avvilito continuava scrivendo “Appartengo ad una generazione senza futuro” e poi “Ho resistito finché ho potuto”.

Frasi pesanti come macigni, frasi che raccontano la tragedia di vita di un ragazzo che stanco si è chiuso nel suo io e si è convinto di non dover più vivere!

Il mio non vuole esser un post volto ad elencare i fattori che nella nostra società incidono fortemente nella vita di un ragazzo o di una ragazza, non voglio individuare i colpevoli, io voglio solamente far riflettere i lettori e parlare al cuore dei trentenni, di tutti quei “Michele” che in un momento di sconforto hanno pensato, anche per una sola volta, di farla finita.

Ragazzi la vita è un enorme dono che ci viene dato dai nostri genitori ed invece la morte intesa come suicidio è la fine, è come non dare un senso alla nostra esistenza di figlio/figlia, padre/madre, amico/amica.

Una vita può essere difficile, può essere una via tortuosa senza sosta, può essere caratterizzata da una famiglia non unita, non convenzionale ma una vita è fatta d’emozioni, di persone, di rivincite e di valori.

Pensate che la vita, questo dono grandioso, non sia essa stessa il primo motivo per tentar in tutti i modi di viverla?

Pensate che chiudervi in voi stessi per cercar il coraggio di farla finita o solo pensarci possa essere una soluzione?

Credo che la forza ed il coraggio, anche nei casi più difficili quando non trovi lavoro, quando sei lasciato dalla tua ragazza o dal tuo ragazzo, quando qualcosanon va, si possa trovare nell’abbraccio di una madre, nello sguardo di un padre, nel bacio di un innamorata, nel sorriso di un amico, nel consiglio di un prete o nelle parole di un professionista che può darti una mano.

Le difficoltà non sono nulla davanti una vita da vivere. Nel momento di sconforto, di maggiore depressione sappiate chiedere un aiuto. Non dimentichiamoci che occorre maggiore umanità anche da parte di chi ascolta.

Ragazzi non molliamo la vita per la morte!